I SEMINATORI

L’angolo del Poeta

D’Annunzio descrive una scena importante della vita contadina: Il momento della semina.

Questa poesia fa parte della raccolta “La Chimera”, insieme ad altre liriche scritte fra il 1883 e il 1889 e nello specifico della sezione Rurali, che comprende composizioni ancora fortemente improntate da una retorica di influenza carducciana, che esalta i valori sacri della terra e dei suoi coltivatori.

 

Gabriele d’Annunzio, I seminatori

Van per il campo i validi garzoni
guidando i buoi da la pacata faccia;
e, dietro quelli, fumiga la traccia
del ferro aperta alle seminagioni.

Poi, con un largo gesto delle braccia,
spargon gli adulti la semenza; e i buoni
vecchi, levando al ciel le orazloni,
pensan frutti opulenti, se a Dio piaccia.

Quasi una pia riconoscenza umana
oggi onora la Terra. Nel modesto
lume del sole, al vespero, il nivale

tempio dei monti innalzasi: una piana
canzon levano gli uomini, e nel gesto
hanno una maestà sacerdotale.

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